Ricordo di Marisa Bartoli, attrice figlia del sindaco della seconda redenzione di Trieste

Ci ha lasciato, a quasi 82 anni (li avrebbe compiuti il 10 novembre), Marisa Bartoli, negli anni Sessanta e Settanta attrice cinematografica, teatrale ma soprattutto televisiva (era apparsa in decine di sceneggiati). Nata a Pola, era però triestina di adozione e formazione in quanto figlia del rovignese Gianni Bartoli, indimenticato Sindaco del dopoguerra e della rinascita della città dal 1949 al 1958 e quindi traghettatore dal GMA all’Italia nel 70ennale che si celebra proprio in questi giorni.

Una profonda tristezza è quella che ci coglie nell’apprendere la notizia che Marisa Bartoli ci ha lasciati, e ha raggiunto il suo caro fratello Bruno, il quale l’ha preceduta nel Regno della Pace, e il suo amato papà.

Ci consola il pensiero che dopo una lunga invalidante malattia ha finalmente smesso di soffrire per rinascere alla Vera Vita eterna promessaci da nostro Signore.

E colpisce la singolare coincidenza di questa dipartita proprio nel giorno delle celebrazioni per il ritorno di Trieste all’Italia per cui suo padre Gianni ha speso la parte più importante della sua vita pubblica, quasi a sottolineare emblematicamente il particolare legame spirituale che ha unito questa esemplare famiglia.

Di Marisa Bartoli ci rimane un indelebile ricordo della sua lunga, intensa vita di versatile attrice, ricca di successi, riconoscimenti di una straordinaria carriera, della capacità di interpretare sentimenti e ispirazioni di chi ha avuto il piacere di seguirla. Cinema, teatro e tantissima televisione l’hanno resa un’indimenticabile icona della cultura italiana dello spettacolo, portando in questo senso alto anche il nome di Trieste. Anche di questo le siamo grati, oltrechè per averci alleviato con il suo lavoro le quotidiane fatiche della vita.

Ne conserveremo nel tempo un caro riconoscente ricordo. A coloro che le sono stati vicini, ai familiari, in particolare ai fratelli Giampaolo e Chiara, va la nostra vicinanza nel dolore per questa perdita. Anna Maria Crasti Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

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